Mi presento : sono una Imammaduepuntozero da circa 9 mesi . Ma non lo sono sempre stata . Anzi di mamma non avevo davvero molto.
In italia la mia generazione, quelle della fine degli anni ’70, si è un pò ribellata a quella concezione che sosteneva che per sentirti realizzata dovevi “sistemarti” che tradotto in poche parole dovevi cercarti qualcuno pronto a sposarti e a fare almeno due figli .
Io, come tante settantottine, ero convita che invece la vita non si riducesse dentro quattro mura . Ma diversamente lì fuori ci fosse sempre qualcosa da scoprire e da vedere. Ho trascorso anni della mia vita a lavorare come una matta solo per metter insieme i soldi e prendere un aereo che mi portasse lontano da dove sono, neanche se avessi da scoprire chissà quale tesoro o quale realtà. Poi ad un certo punto ho iniziato ad avvertire un vuoto: non so spiegarvela bene la sensazione ma era una sensazione strana: non mi soddisfaceva più quello che stavo facendo . E allora ho capito che urgeva un cambiamento .
Ho realizzato che avere “un uomo” non è la condit
io sine qua non per la felicità. Perché non si può avere un uomo : ma l’uomo. Io non sono una che crede ai principi azzurri: ho smesso quando all’età di quindici anni fui mollata senza alcuna spiegazione da quello che ritenevo essere l’uomo della mia vita : così da un giorno a un altro non si fece più vedere e sentire.
Ma sentivo dentro di me che ok il principe azzurro non esiste, ma una sorta di Patrick Swayze che afferma : “nessuno può mettere Baby in un angolo” doveva esserci in un angolo dell’universo.
Ho continuato a viaggiare da nord a sud, dalle punte dei due capi più estremi : Città del capo a Capo Nord e …. finalmente anche io ho incontrato colui che mi ha tolto dell’angolo dei miei timori.
Ma un figlio? No lo dovete fare un figlio? O almeno due? Ma come mai? Non puoi averne?
Tanta curiosità e tante domande dove la verità è una sola : a 38 anni suonati hai paura a mettere al mondo un figlio perché sinceramente non sai dove collocarlo se lavori 9 ore al giorno e vivi in Italia . Ma quel vuoto si faceva sentire e ho trascorso gli ultimi anni a cercare un bambino che non arrivava.
Quando ho perso le speranze, ecco che il mio test di gravidanza si è illuminato di rosso e mi ha detto senza mezzi termini che ero irrimediabilmente INCINTA .
Ed è da questo punto che inizia il mio viaggio con voi : il viaggio di una imamma che è diventata madre grazie al suo bambino .